Pardubice sorgt in Neumarkt für ein Novum - Dolomiten Cup: la prima volta della Dynamo Pardubice


Zum ersten Mal in der Geschichte des Dolomitencups stemmt ein Team aus Tschechien die Turniertrophäe: Dynamo Pardubice gewann das Endspiel am Sonntagabend gegen den deutschen Meister Eisbären Berlin mit 4:1. Den knapp 1000 Zuschauern in der ausverkauften Würtharena in Neumarkt wurde ein toller Abschluss des renommierten Vorbereitungsturniers geboten.

 

Das Duell zwischen Dynamo Pardubice und dem ehemaligen Dynamo Berlin, heute Eisbären genannt, lieferten den Fans nochmal einen wahren Leckerbissen. Beide Teams standen erstmals im Finale – und beide Teams warfen alles in die Waagschale, um dieses für sich zu entscheiden. Dementsprechend war es zunächst ein Duell auf Augenhöhe, in dem sich die beiden Defensivreihen auszeichneten.

 

Nach dem ersten Seitenwechsel ging dann richtig die Post ab: Die Eisbären kamen mit richtig Biss aus der Kabine und gingen nach nur 62 Sekunden durch Kevin Clark in Führung. Der kanadische Routinier traf aus dem Slot zum 1:0 für den DEL-Klub. Unmittelbar im Anschluss hatte Jan Nijenhuis die Chance, auf 2:0 zu erhöhen, sein Abschluss war aber nicht von Erfolg gekrönt. Auf der Gegenseite machte es Pardubice besser: Filip Koffer gab Eisbären-Goalie Juho Markkanen aus kurzer Distanz das Nachsehen. Es war die erste richtige Großchance der Tschechen bis dahin. Nun nahm die Partie weiter an Fahrt auf, wobei Pardubice zunächst ein Powerplay ungenutzt ließ und Berlin dann mit Giovanni Fiori, der ein tolles Solo hinlegte, knapp am Torerfolg vorbeischrammte.

 

Pardubice nimmt Reißaus

 

Im Schlussabschnitt blieb das Tempo hoch. Die Eisbären kontrollierten die neutrale Zone, Pardubice drang selten vor – bis zur 51. Minute, als Ondrej Matys einen überfallartigen Konter zum 2:1 abschloss und die Osteuropäer damit auf die Siegerstraße führte. Diese zündeten nun ein wahres Feuerwerk und ließen Berlin nicht mehr aufkommen. Matej Paulovic traf in der letzten Spielminuten per Empty-Net zum 3:1, Tomas Zohoma trieb das Ergebnis nur Sekunden später weiter in die Höhe. Der First-Line-Center fixierte den 4:1-Endstand.

 

Dynamo Pardubice marschierte bei seiner ersten Teilnahme beim prestigeträchtigen Vorbereitungsturnier im Süden Südtirol – ganz getreu dem Motto „Veni, vidi, vici“ – auf direktem Weg zum finalen Triumph. Es war ein würdiger Abschluss des Dolomitencups, der auch heuer wieder an den drei Spieltagen insgesamt mehr als 3500 Fans in die Neumarkter Würtharena gelockt und diesen ein wohl unvergessliches Eishockeyerlebnis inmitten des Sommers geboten hat.


La Dynamo Pardubice è la prima squadra della Repubblica Ceca a centrare la Dolomiten Cup. In finale i cechi piegano 4-1 gli Eisbären Berlino in rimonta, grazie a tre reti realizzate nel periodo finale. Augsburg conquista la finalina. Edizione con oltre 3500 spettatori.

 

Veni, vidi, vicit. Il derby tutto Dynamo finisce con il sigillo del Pardubice. Alla prima partecipazione, la compagine della Repubblica Ceca firma uno storico successo, piegando gli Eisbären Berlino per 4-1. Gara nel segno dell’equilibrio, Berlino apre i conti in avvio di seconda frazione, Koffer pareggia quasi subito i giochi. Poi nella frazione finale, i cechi mettono la freccia a metà periodo e decidono in proprio favore la finale. Prima volta per Pardubice, per gli orsi polari, appuntamento con la prima vittoria a Egna rinviato ancora alla prossima edizione.

 

La finale tutta targata “Dynamo” comincia con due novità tra i pali. Spazio ai due back up (Frodl per Pardubice e Markkanen per i campioni DEL) e quel sapore di novità, trattandosi della prima sfida tra le due squadre sul ghiaccio della Dolomiten Cup. Primo periodo molto equilibrato. Le due compagini badano al sodo, si studiano, La lunga fase di stallo dura, di fatto, per tutto il periodo di avvio, Pardubice ha una chance davanti alla gabbia, mancata da Ciencala, ha un powerplay che però sbatte inesorabilmente contro l’ottimo penalty killing berlinese. Dopo la prima sirena è ancora 0-0, ma nonostante manchino i gol, il ritmo-gara è discreto e la gara assolutamente godibile per gli esteti dell’hockey.

 

Botta e risposta

 

La finalissima decolla definitivamente nella frazione di mezzo. Gli orsi polari escono più convinti dopo la pausa, aumentano l’intensità e dopo appena 62 secondi rompono l’equilibrio. Merito dell’onnipresente Clark, bravo a centrare il bersaglio grosso, raccogliendo un disco nello slot. Berlino sfrutta l’inerzia positiva, Nijenhuis sfiora il bis, ma Pardubice si salva in qualche maniera. Pardubice soffre l’aggressività dei germanici, resiste all’urto, poi alla prima chance pareggia i conti: Koffer raccoglie un bel disco nello slot e a due passi fredda Markkanen con un tiro da due passi. Botta e risposta. Adesso la finale è davvero uno spettacolo e i cechi hanno un’altro passo. Pardubice non sfrutta un powerplay, poi gli Eisbären vanno vicinissimi al nuovo vantaggio con Fiore, che manca il raddoppio dopo una bella discesa solitaria, sulla quale Frodl è provvidenziale. Il secondo periodo regala hockey ed emozioni, ma serve un altro periodo per spezzare definitivamente l’equilibrio di questa finale.

 

Sorpasso decisivo

 

Nel periodo finale i ritmi rimangono elevati, manca solamente il gol a coronare un terzo drittel che racchiude tanti spunti interessanti. Sulla pista si rivede, e non poco, Pardubice, Berlino controlla bene la zona neutra e le squadre, spesso, tendono ad annullarsi. A metà periodo salta nuovamente il banco. Prima gli Eisbären non sfruttano un penalty non trasformato da White, mentre dall’altra, Matys, su un velocissimo break, beffa Markkanen dopo una lunga cavalcata solitaria, siglando il primo vantaggio della serata. Pardubice mette la freccia e trova il sorpasso che cambia il padrone della gara. L’episodio, di fatto, decide la serata. Berlino cala, Aubin chiama timeout al 58.46, gioca il sesto uomo di movimento, ma Pardubice non si scompone, chiude i giochi a porta vuota con Paulovic, poi allunga per il 4-1 definitivo siglato da Zohorna. La prima volta è della Dynamo Pardubice. Per i cechi un esordio da urlo alla Dolomiten Cup. Come nelle favole a lieto fine. La Dolomiten Cup va in archivio e saluta una nuova compagine sull’albo d’oro. Finisce con un arrivederci al 2023, dopo un’altra edizione speciale. Oltre 3500 spettatori in tre giorni e una grande festa di hockey che ancora una volta ha trovato terreno fertile nella casa dell’hockey estivo: il ghiaccio della Würth Arena.